Si avverte un desiderio di riscoperta di romanzi scritti tra gli anni Quaranta e gli anni Settanta del Novecento, e un gruppo di editori coraggiosi lo intercetta giorno dopo giorno riportando in libreria autori che hanno molto da dirci sul secolo scorso e su di noi. Romanzi che hanno avuto all’epoca della prima pubblicazione un discreto, se non ottimo, successo editoriale, ma che per un motivo o per l’altro sono spariti e rimasti pressoché sconosciuti alle generazioni di lettori venute dopo. Il caso più recente riguarda Dante Arfelli e il suo I superflui, romanzo del 1949, vincitore del Premio Venezia...