Dall’Oriente a Los Angeles, l’ascesa del Wanda Group
Cinema Le corporation cinesi che stanno «comprando» Hollywood
Cinema Le corporation cinesi che stanno «comprando» Hollywood
È la Voltage Pictures l’ultima compagnia hollywodiana a essere diventata proprietà cinese, nel pieno di una campagna acquisti nella Mecca del cinema da parte di investitori e compagnie cinesi che non sembra doversi arrestare presto. Fondata nel 2005 da Nicholas Chartier, tra i produttori del premio Oscar The Hurt Locker di Kathryn Bigelow, la Voltage è stata acquistata dalla Annhui Xinke New Materials per 350 milioni di dollari.
Per ora però la società ad aver fatto un maggior numero di affari a Hollywood è la Wanda Group di Wang Jianlin – uno degli imprenditori più ricchi di tutta la Cina – diventata proprietaria a gennaio scorso della Legendary Pictures, casa di produzione, tra gli altri, di tutti i film di Christopher Nolan dal 2005 di Batman Begins .
Attualmente la compagnia con sede a Dalian sta lavorando a un accordo di cofinanziamento con la Sony, che le consentirebbe di avere delle quote di minoranza in quei blockbuster con maggior appeal internazionale prodotti dalla major hollywoodiana.
L’azienda di Wang Jianlin è già proprietaria anche di un canale via cavo: la Amc, dove va in onda la serie tv più seguita in America – The Walking Dead – e che annovera tra i suoi titoli anche Breaking Bad.
Poche settimane fa, inoltre, è stato annunciato che il Gruppo ha raggiunto un accordo per l’acquisto della casa di produzione televisiva Dick Clark Productions, che produce show come i Golden Globes e gli American Music Awards.
Il debutto nella produzione televisiva statunitense è costato al Wanda Group un miliardo di dollari, mentre altri 750 milioni sono stati destinati a un fondo pensato per «incoraggiare» le major hollywoodiane a girare in Cina, dove Wanda Group sta costruendo il Qingdao Oriental Movie Metropolis. Studio cinematografico con annessi condominio e albergo di lusso, centro commerciale, yacht club, museo delle cere e così via, il Qingdao servirà anch’esso ad attrarre le produzioni Usa, che potranno inoltre beneficiare di uno sconto di circa il 40% su tutti i costi relativi al film, dalla costruzione dei set alla postproduzione.
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