Assurge a nuova vita uno dei capolavori del noise rock di Chicago degli anni novanta. Nell’anno di grazia 1996, i quattro componenti del gruppo si ritrovarono negli studi della Chicago Recording Company dove, grazie anche alla presenza di Steve Albini, condussero in porto la registrazione dei dieci fulminanti brani che composero l’album in questione. Dietro a quella sessione si cela un aneddoto divertente: il disco era già stato inciso in precedenza dal primo produttore Dave Zuchowski, ma la band, poco soddisfatta del suo lavoro, si rivolse ad Albini. Zuchowski, inviperito dalla scelta, distrusse parte delle incisoni fin lì effettuate. Il materiale che si salvò dal suo impeto, oltre a quanto già pubblicato, è oggi confluito nel doppio vinile dove nelle venti tracce presenti sono state inclusi anche un extended play del 1999 assieme alla formazione degli Oxes e varie outtakes. Impressiona quanto il suono di ieri non abbia affatto subito gli strali del tempo, come ben si percepisce in Moonshine, Lucky 57, Trophy e nella micidiale Missouri Boat Ride. La voce slabbrata e potente di William Akins ed i ritmi serrati e potenti dei suoi sodali, sono ancora oggi da considerare una pietra miliare del genere.