In tempi pandemici e di confini «ristretti», chi non volesse varcare le frontiere nazionali, potrà recarsi a Firenze per assistere all’ultimo capitolo – riepilogativo e allestito per tappe quasi dimostrative – della trilogia che Palazzo Strozzi ha dedicato all’avventuroso cammino dell’arte a stelle e strisce. È qui, infatti, che ci si può addentrare nei meandri delle «ribellioni linguistiche» che caratterizzarono molta della creatività oltreoceano, complice anche l’imprinting ricevuto dai numerosi «esuli» europei in fuga dal nazismo e dalla guerra, sbarcati negli States. LA CITTÀ TOSCANA non è una «ospite» casuale di American Art 1961-2001 (a cura di Vincenzo de Bellis...