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Dall’autoriciclaggio al processo civile: i punti della riforma in discussione

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Giustizia Restano fuori dal pacchetto le questioni più spinose come la riforma del Consiglio superiore della magistratura e delle intercettazioni

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 22 agosto 2014

Non ci sarà la riforma del Consiglio superiore della magistratura né quella delle intercettazioni. Due temi spinosi che per adesso il governo ha preferito far slittare. Per il resto nel consiglio dei ministri del prossimo 29 agosto ci sarà una buona parte del pacchetto di riforme sulla giustizia messo messo a punto dal ministro Andrea Orlando con il premier Matteo Renzi. Questi i punti principali:

Tempi più brevi per il processo civile. Oggi sono 5 milioni i fascicoli in attesa di essere esaminati. Un arretrato che il governo conta di dimezzare puntando, secondo quanto promesso da Renzi, ad arrivare «entro 1 anno alla sentenza di primo grado» contro i 3 anni necessari oggi. Saranno inoltre incentivati i riti alternativi e istituiti tribunali per le imprese. Tempi più rapidi anche per il diritto di famiglia, offrendo anche la possibilità di affidare alla semplice mediazione legale il divorzio consensuale nel caso non ci siano figli minorenni.

Criminalità economica. Istituzione del nuovo reato di autoriciclaggio e ripristino di una pena superiore a 5 anni per il falso in bilancio, come era prima della modifica voluta nel 2002 dall’allora ministro della Giustizia Roberto Castelli. Prevista una distinzione tra piccole imprese, per le quali si procederà a querela, e quelle grandi.

Prescrizione L’idea è quella di bloccare il conto alla rovescia dopo la sentenza di primo grado, stabilendo però che per portare a giudizio il procedimento ci sia un tempo compreso tra i due e i tre anni per consentire la conclusione delle fasi preliminari o il primo grado di giudizio.

Responsabilità civile delle toghe. Per eventuali errori i magistrati potranno essere chiamati in causa solo i vi indiretta. Sarà poi lo Stato a rivalersi sulla singola toga fino al pignoramento del 50 per cento dello stipendio.

Gli altri punti in discussione riguardano il ruolo unico per la magistratura onoraria con l’obbligo di fare il tirocinio nell’ufficio del giudice, la cancellazione delle Corti di Appello di Potenza, Campobasso e L’aquila e delle sezioni distaccate di Lecce e Sassari e nuove regole disciplinari per magistrati contabili e amministrativi.

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