Lega: senza più denominazione geografica. Salvini premier nel simbolo, perché l’assalto a palazzo Chigi conta più di tutto. NELLA LEGA 4.0 Umberto Bossi rappresenta solo un ingombrante ricordo e perfino il «barbaro sognante» Bobo Maroni è al capolinea. Dal pantheon della Padania virtuale sono stati espulsi insieme al Carroccio di Alberto da Giussano tanti altri simboli: il primo sindaco-sceriffo di Treviso Giancarlo Gentilini, l’assessore regionale lombardo alla sanità Alessandro Cè, il ministro del bilancio Giancarlo Pagliarini, gli assessori comunali di Cremona Jane Alquati e Claudio Demicheli, il sussidiario veneto del Quirinale Flavio Tosi, fino al consigliere comunale di Monteriggioni (Siena)...