Caccia al migrante. L’ultima vittima è un ventenne afghano che avrà percorso dai monti afghani 4.000 chilometri per la salvezza, colpito al petto sul confine serbo-bulgaro da cacciatori di uomini. Nei fitti boschi che sorgono lungo le frontiere dei Balcani è ormai prassi notturna da parte di cittadini auto-organizzati in vigilantes dare la caccia armata al profugo. In inglese borders hunters: squad bike, cani, armi, bastoni e riprese di profughi inermi ammanettati, faccia schiacciata a terra in pose umilianti. Queste milizie autogestite si sono moltiplicate in questi ultimi mesi in Bulgaria, Serbia e Ungheria dove, se non bastassero le muraglie...