Dal Pd a Unione popolare, in piazza coi comitati
Reddito L'adesione dei partiti alla manifestazione nazionale di sabato 27 maggio
Reddito L'adesione dei partiti alla manifestazione nazionale di sabato 27 maggio
L’adesione dei partiti
La piazza dei comitati per il reddito di sabato 27 maggio nel corso di queste settimane ha cercato un’interlocuzione coi partiti dell’opposizione. Tra di essi Partito democratico e Movimento 5 Stelle, che si trovano in una strana fase della loro vicenda. Dovrebbero trovarsi più in sintonia da quando Elly Schlein è andata al Nazareno, ma si ritrovano spesso a guardarsi con sospetto e a scendere sul terreno della competizione, anche perché la prossima scadenza elettorale importante, le europee di maggio 2024, definiranno i rapporti di forza a partire dai quali si costruirà il nuovo campo largo. Cioè la coalizione della quale, sia la neo-segretaria del Pd che Giuseppe Conte, dicono di non voler prescindere per battere le destre.
Per il Partito democratico, all’incontro coi promotori della campagna per il reddito, c’era anche Schlein insieme alla coordinatrice della segreteria Marta Bonafoni e al responsabile welfare e lotta alle disuguaglianze Marco Furfaro. «Ci siamo e saremo in ogni luogo, piazza e palazzo che sia, mette al centro la vita delle persone e chiede di non abolire strumenti contro la povertà, ma anzi di migliorarli – dice Furfaro al manifesto – Il governo si accanisce sui più deboli, noi invece pensiamo che forme di sostegno al reddito servano per rendere le persone libere dal ricatto della povertà. Vogliono buttare milioni di persone in mezzo alla strada, noi non vogliamo lasciare indietro nessuno». Da Sinistra italiana, il segretario Nicola Fratoianni annuncia la sua adesione con queste parole: «Il governo Meloni elimina il reddito di cittadinanza scatenando la guerra contro i poveri invece che contro la povertà. La campagna ‘Ci vuole un Reddito’ e questa manifestazione sono importanti per rispondere all’attacco ai diritti dell’esecutivo».
Il M5S, dal canto suo, è chiamato a sperimentare nei fatti l’inedita con pezzi di società civile e movimenti. L’ex presidente del consiglio ha sciolto così le riserve: «Nessuno può considerarsi autosufficiente» e ha anche annunciato una manifestazione del M5S per giugno. Di certo, sabato prossimo ci sarà il capogruppo alla Camera Francesco Silvestri, che ha seguito da vicino l’interlocuzione tra pentastellati e comitati per il reddito. «Saremo in piazza insieme a tutti coloro che vogliono difendere il reddito di cittadinanza e si contrappongono a un governo che sta distruggendo ogni tipo di sostegno per obbligare le persone in difficoltà ad accettare di vivere in balia della precarietà – conferma Silvestri – Nelle aule stiamo dando battaglia, ma le piazze sono altrettanto importanti per creare massa critica».
Ci sarà anche Unione popolare. «La guerra ala reddito di cittadinanza condotta dal governo e dalla peggiore borghesia italiana una vera infamia – dice il segretario di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo – Il vero dibattito è quello sulla estensione del reddito per fare fronte a una situazione che vede il nostro welfare sempre più incapace di garantire il diritto di esistenza di cittadine e cittadini. Il diritto al reddito è parte della lotta per l’attuazione della Costituzione».
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