Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 12 dicembre 2019
Dal Nobel per la pace al negazionismo sui Rohingya
L'Aia. Non fu genocidio, secondo Aung San Suu Kyi. Che davanti ai giudici della Corte internazionale difende l'esercito del Myanmar, forse per calcolo politico. Malgrado 10 mila morti, 700 mila sfollati e i racconti dell'orrore dei sopravvissuti
Campo di Cox Bazar, Bangladesh. Un rifugiato Rohingya segue la deposizione di Aung San Suu Kyi a L'Aia - Afp
L'Aia. Non fu genocidio, secondo Aung San Suu Kyi. Che davanti ai giudici della Corte internazionale difende l'esercito del Myanmar, forse per calcolo politico. Malgrado 10 mila morti, 700 mila sfollati e i racconti dell'orrore dei sopravvissuti
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