Nel corso della sua ormai lunga vita, il Festival di Mantova non è mai stato prodigo di presenze latinoamericane: sì e no una quindicina di nomi, molti dei quali dimenticabili, alcuni davvero illustri e altri non troppo noti al grande pubblico, ma senz’altro da scoprire. Quest’anno, però, il vento è cambiato e la manifestazione dà discreto rilievo a una proposta nuova, disegnando un percorso tutto sommato volenteroso attraverso i paesi di quello che il sito del festival chiama cono sur; e poco importa che il termine indichi unicamente la zona al di sotto del Tropico del Capricorno, ovvero l’Argentina, il...