«Dottore»: questo l’appellativo con il quale Benito Mussolini salutò Joseph Goebbels al suo arrivo a Roma nel maggio 1933. Al suo primo viaggio all’estero in veste di ministro del Terzo Reich, Goebbels teneva molto a quel titolo, essendo lui uno dei pochi laureati tra i gerarchi nazisti. Con l’udienza dal dittatore italiano si avverava un «sogno» a lungo nutrito: «mi tratta da subito come un vecchio amico. E chiacchieriamo per un’ora. Di tutto.» Goebbels era convinto che Mussolini fosse «incantato» dalle sue osservazioni, tuttavia, il peso politico di quel viaggio fu assolutamente irrilevante. Del Patto a Quattro, negoziato da Göring...