Oggi vorrei che parlassimo di una questione che conoscete bene perché noi insegnanti ve lo riportiamo spesso: da soli in questa classe, presi uno alla volta, siete tutti bravi o bravissimi, brave o bravissime. Però, se prendiamo tutta la classe insieme, ci sono tante cose che ancora non vanno, che sbagliate, specie nel comportamento. Proviamo a ragionarne insieme e a capire cosa possiamo fare per migliorare…
«Per me noi sbagliamo quando siamo insieme perché parlare, per esempio, se parlano solo in due o pochi bambini, è più facile parlare a bassa voce, invece se si parla tutti insieme è più facile che dopo tutti vogliono parlare e va a finire sempre che qualcuno sbaglia, che si urla, che non si riesce a parlare più a bassa voce». «Per me quando siamo in tanti facciamo più errori perché siamo di più». «Per me noi facciamo più errori quando siamo in tanti perché comportarsi bene quando siamo in tanti è più difficile di quando siamo in pochi. Non ci fai caso, a come ti comporti». «Noi quando siamo in tanti ci distraiamo di più e facciamo degli errori di comportamento perché insieme c’è anche meno tempo per pensare e uno fa le cose un po’ come gli capitano, per esempio come quando c’è una gara, noi non ci pensiamo molto alle regole e pensiamo soprattutto a vincere». «Io quando c’è da fare una verifica da solo mi impegno di più perché voglio prendermi un voto migliore, voglio finire per primo e cercare di fare tutto bene. Invece quando siamo in tanti non riesco bene, mi dimentico che dobbiamo fare tutti del nostro meglio, per vincere, per prendere un buon voto». «È vero, quando lavoriamo in gruppo è più difficile lavorare bene, seguire le regole, parlare a bassa voce, fa parlare un po’ tutti… Invece quando sei da solo questi problemi non ci sono e devi solo rispondere alle domande della verifica».
«A me piace molto lavorare in gruppo. A me piace più lavorare in gruppo invece di lavorare da solo, però è vero che in gruppo, anche se è più bello, è sempre più difficile perché ci sono alcuni che non rispettano le regole e poi tutti vogliono comandare, anche quelli che non sanno bene le cose». «Anche io preferisco lavorare da solo perché c’è più silenzio e riesci a concentrarti meglio e pensi di più e fai meno errori, se ti concentri». «Poi a lavorare insieme si può andare a finire che non si va d’accordo, che si bisticcia, allora si perde un sacco di tempo per andare d’accordo invece che risolvere un problema o fare le operazione o fare subito le domande della comprensione del testo». «Questo è vero, quando siamo in gruppo a lavorare ci sono sempre delle discussioni. ma è naturale perché non possono parlare sempre gli stessi e le altre stare sempre zitti o zitte». «Noi fuori dalla scuola cerchiamo di comportarci bene, ma va a finire che parliamo più forte per farci sentire perché al chiuso ci si sente meglio che quando si parla all’aperto». «Per me quando usiamo in una prossima uscita didattica potremmo dire Buon Giorno se incontriamo qualcuno, così capiscono che siamo educati». «Per me noi abbiamo dei problemi a saper in fila indiana perché tutti vorrebbero essere primi vicino al maestro o alla maestra e allora va a finire che invece di una fila non facciamo una fila lunga, ordinata».
«Per me da soli siamo più ubbidienti e ci comportiamo meglio perché sbagliamo da soli, perché tutti vedono che stiamo sbagliando proprio noi, se sbagliamo. Invece insieme, in gruppo, capita che siamo più nascosti, siamo come più nascosti, non si capisce bene di chi è la colpa, oppure la colpa è un po’ di tutti e allora è per questo che siamo meno bravi». «È vero, se uno si comporta poco bene, lui, un po’, si nasconde in mezzo al gruppo e secondo me è più difficile che la maestra scopre che si è comportato male, si accorge che ha fatto qualcosa che non doveva fare». «E’ logico che siamo meno bravi quando siamo tutti insieme in gruppo perché in gruppo, tutti insieme, è naturale fare più errori, è più difficile fare tutto giusto». Per me noi veniamo a scuola proprio per imparare a fare le cose insieme in gruppo, farle bene, dico, altrimenti non esistevano le classi ed era più facile fare tutto». «Noi dobbiamo imparare a camminare meglio nelle uscite e a camminare a bassa voce. O anche quando dobbiamo fare delle domande a una persona, dobbiamo alzare sempre la mano e fare le domande uno alla volta».
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