Internazionale

Da noi si celebra facendo pressione sull’esecutivo: «Italia, ripensaci»

Da noi si celebra facendo pressione sull’esecutivo: «Italia, ripensaci»

Armi nucleari Giornata di azione globale. Oggi i risultai del sondaggio: opinioni pubbliche europee a favore. Tante le iniziative italiane: dirette web, presidio a Ghedi e campane a festa

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 22 gennaio 2021

Oggi si festeggia. E si festeggia in grande: l’entrata in vigore del Tpnw, il Trattato di proibizione delle armi nucleari è salutato in Italia da numerose iniziative organizzate dalle campagne internazionali da anni impegnate per il disarmo nucleare, a partire da quella che nel 2017 vinse il Nobel per la Pace, l’International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (Ican), ombrello che riunisce sotto di sé oltre 400 organizzazioni in tutto il globo. Tra queste le campagne italiane, Senzatomica e Rete Italiana Pace e Disarmo, che hanno lanciato per questi giorni la mobilitazione nazionale «Italia, ripensaci».

DI MOTIVI per festeggiare ce ne sono: entra in vigore ufficialmente il trattato internazionale che l’Onu ha votato il 7 luglio 2017, che 51 Paesi hanno sottoscritto e che vieta lo sviluppo, i test, la produzione, l’immagazzinamento, il trasferimento, l’uso e la minaccia delle armi nucleari.

La festa si accompagna a una pressione che non cessa, per ribadire la richiesta che anche l’Italia entri nel percorso globale per la messa al bando delle armi nucleari: Roma non ha ancora aderito né preso parte all’approvazione del Trattato.

Si parte oggi alle 11.30 con un collegamento in diretta con le basi di Aviano e di Ghedi, dove sono presenti testate nucleari statunitensi, e con testimonianze dalla zona di produzione dei cacciabombardieri F-35, quelli che l’Italia ha comprato per la sua Aeronautica militare e che avranno «capacità nucleare». La diretta sarà visibile dalle pagine Facebook e YouTube di Rete Italiana Pace e Disarmo.

MA SONO TANTE le città italiane unite dallo stesso festeggiamento, con manifesti ufficiali promossi dalle amministrazioni locali e con il suono delle campane delle torri civiche e le chiese, previsto a mezzogiorno. Tra queste, spiccano città come Padova, Brescia, Faenza, Cervia, Pordenone, ovvero i territori dove sono presenti bombe nucleari nelle basi militari. Tutte iniziative raccolte sotto il nome di «Cammino disarmante».

A Brescia (prima per adesioni: ben 54 enti locali e 74 realtà associative) è previsto per oggi il presidio all’aerobase di Ghedi: rappresentanti della varie associazioni si ritroveranno ai cancelli alle 12.15 e consegneranno un documento collettivo al comandante della base.

A Padova si terrà un sit-in di Associazione per la Pace di Padova, Mir Padova, Anpi e Donne in nero. A Faenza le associazioni pacifiste locali allestiranno un punto informativo, patrocinato dal Comune; nel tardo pomeriggio i due loggiati di piazza del Popolo verranno illuminati d’azzurro (il colore simbolo dell’Onu).

Nel pomeriggio, alle 17.30, un’altra diretta web (di nuovo sulle pagine Facebook e YouTube di Rete Italiana Pace e Disarmo) raccoglierà le considerazioni, le testimonianze, i racconti di esponenti della società civile e degli enti locali italiani impegnati al fianco di Ican e di «Italia, ripensaci». Per l’occasione saranno diffusi i risultati di un sondaggio internazionale, quindi anche relativo all’Italia, sul sostegno delle varie opinioni pubbliche a favore del Trattato internazionale.

SEMPRE DOMANI le campagne italiane rilanceranno sul territorio nazionale due appuntamenti internazionali di celebrazione: un «party virtuale» a partire dalle 13 organizzato dall’International Peace Bureau e una tavola rotonda di esperti da tutto il mondo nello «Studio 22.21» dalle 21 di stasera, organizzato dall’Ican.

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