Da Mattarella al Papa, cordoglio per un protagonista della Repubblica
Giorgio Napolitano L’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è spento ieri pomeriggio in una clinica romana nei pressi del Gianicolo, dove era ricoverato da alcuni mesi. A giugno aveva compiuto 98 […]
Giorgio Napolitano L’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è spento ieri pomeriggio in una clinica romana nei pressi del Gianicolo, dove era ricoverato da alcuni mesi. A giugno aveva compiuto 98 […]
L’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è spento ieri pomeriggio in una clinica romana nei pressi del Gianicolo, dove era ricoverato da alcuni mesi. A giugno aveva compiuto 98 anni, da tempo le sue condizioni di salute erano precarie, ma la robusta tempra gli aveva permesso di superare tutte le crisi. Nel 2018 aveva superato un delicato intervento al cuore per una parziale dissecazione dell’aorta; nel 2022 un altro intervento all’addome. Fino alla primavera era stato in condizione di poter avere incontri politici nel suo studio da senatore a vita a palazzo Giustiniani. Lascia la moglie e i figli Giulio e Giovanni, che gli sono stati accanto fino alla fine. Da lunedì le sue condizioni erano apparse irreversibili, al punto che i medici avevano staccato i supporti respiratori nella notte tra martedì e mercoledì.
Il presidente Mattarella ha subito espresso ai familiari «il cordoglio dell’intera nazione» e «i sentimenti più intensi di gratitudine della Repubblica». «Ha interpretato significative battaglie per lo sviluppo sociale, la pace e il progresso dell’Italia e dell’Europa, ha interpretato con fedeltà alla Costituzione e acuta intelligenza il ruolo di garante dei valori della nostra comunità. Votato alla causa dei lavoratori, inesauribile fu la sua azione per combattere la spirale delle morti sul lavoro». Papa Francesco in un telegramma alla moglie esprime «commozione e riconoscenza» per questo uomo di Stato di cui «ho apprezzato l’umanità e la lungimiranza nell’assumere con rettitudine scelte importanti, specialmente in momenti delicati per la vita del Paese». Dalla premier Meloni un sintetico messaggio di cordoglio, anche a nome del governo, rivolto ai familiari del presidente emerito. «Un ricordo e una preghiera. Ogni parola in più sarebbe di troppo», il messaggio di Matteo Salvini.
Uno «straordinario testimone della nostra storia repubblicana. Per lui politica, cultura e istituzioni erano vita, passione, ma anche razionalità e coerenza», il ricordo del presidente del Senato Ignazio La Russa. Mario Draghi lo ricorda come un «assoluto protagonista della storia italiana ed europea degli ultimi settant’anni: ha saputo coniugare il dialogo con tutte le culture politiche con la capacità di agire con saggezza e coraggio». Commosso il ricordo di Romano Prodi, che lo ebbe come ministro dell’Interno nel suo primo governo: « Il suo attaccamento alle istituzioni e la fedeltà al dettato costituzionale sono state una costante della sua vita pubblica condotta con rigore e saggezza». Maurizio Landini: «L’attenzione al mondo del lavoro, l’idea di un’Europa che guarda alla dimensione sociale rendono Napolitano una figura rilevante per la cultura democratica, uno di quei padri di cui possiamo sempre andare fieri». Elly Schlein ricorda «la sua visione e la sua fervida convinzione europeista» che «hanno contribuito a segnare la vocazione all’apertura e alla cooperazione dell’Italia».
La Camera ardente sarà aperta domani a palazzo Madama. Seguiranno i funerali di Stato, probabilmente in forma laica.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento