Lavoro

Da Kkr 21 miliardi per la rete Tim. Ma il vero «sconto» è sugli esuberi

Da Kkr 21 miliardi per la rete Tim. Ma il vero «sconto» è sugli esuberiUna sede della Tim – Foto LaPresse

Spezzatino Telecom Sparkle resta fuori dall'offerta vincolante: il titolo crolla in Borsa. Slc Cgil: grave che il governo tratti con Vivendi quanti lavoratori cacciare senza convocarci

Pubblicato 12 mesi faEdizione del 17 ottobre 2023

Il «successo» dell’offerta di acquisto di Tim si misura a fine giornata. Il titolo dell’ex azienda di stato delle comunicazioni ha chiuso a piazza Affati con un eloquente l 6,23% a 0,26 euro per azione, vicino alla carta straccia.

Il giudizio del mercato sull’offerta del tandem Kkr più ministero dell’Economia è molto negativo. In special modo per l’esclusione di Sparkle, la società che possiede i cavi sottomarini sui quali passano i dati, dall’offerta vincolante.

In più il prezzo – circa 21 miliardi, due in più dell’offerta precedente – non è certo ai livelli richiesti da Vivendi – il socio di maggioranza di Tim – con la possibilità che i francesi si mettano di traverso.

La cosa più grave però è nelle conseguenze occupazionali che la decisione di fare di Telecom uno spezzatino con lama del coltello statale. Più fonti danno per scontato che il ministro Giorgetti stia cercando di convincere i francesi proponendo loro uno sconto sul costo del lavoro: un accordo sul numero di esuberi della – Vivendi ne considerava addirittura 10 mila su 18 mila dipendenti che dovrebbero rimanere (il gruppo in totale in Italia ne ha 40 mila, di cui circa 21 mila per la NEtCo della rete) – da prevedere per la ServiceCo, la società che gestirà i servizi di comunicazione e telefonia.

«Quanto ancora si può tollerare la trattativa “privata” tra i francesi di Vivendi e il Mef? Di che cosa stanno parlando? Forse degli esuberi che potrebbero crearsi nella società di servizi?», denuncia il segretario nazionale della Slc Cgil Riccardo Saccone. I sindacati chiedono con forza di essere coinvolti in questa trattativa. «In caso contrario – preannuncia il sindacato – valuteremo le necessarie iniziative da intraprendere con Fistel Cisl e Uilcom» contro «una gigantesca operazione finanziaria con scarsa, se non nulla, considerazione allo sviluppo», giudica Slc Cgil, «indignata per il modo così sfacciato» in cui si sta finalizzando lo spezzatino e per «il disprezzo del confronto con chi rappresenta le lavoratrici e i lavoratori Tim».

Tim in una nota ha annunciato di aver ricevuto da Kkr un offerta vincolante su NetCo, relativa alle attività di rete fissa di Tim, inclusa FiberCop. L’offerta su NetCo, precisa Tim, scadrà l’8 novembre, con possibile estensione al 20 dicembre. Per quanto riguarda invece Sparkle, Kkr ha formulato una nuova offerta non vincolante, in attesa di procedere alla trasmissione di una vincolante entro 4/8 settimane, con «esclusiva» sempre fino al 20 dicembre.

Tim ha necessità urgente di riportare sotto controllo il suo debito (arrivato a luglio a 26,2 miliardi) e spinge per chiudere. Tutto si deciderà nel prossimo Cda.

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