«Una cesura»: così Ska Keller definisce l’incontro avvenuto tra Beppe Grillo e Nigel Farage. Uno spartiacque nella vicenda dei (possibili) rapporti fra i Verdi europei e il Movimento 5 Stelle. Candidata presidente della Commissione Ue insieme a José Bové, la 33enne eurodeputata tedesca, una delle figure-chiave dei Verdi a Strasburgo, ha risposto ad alcune domande de il manifesto sulla vicenda che sta provocando un terremoto fra gli attivisti pentastellati.

 

Onorevole Keller, secondo alcune ricostruzioni di stampa il suo collega di partito José Bové sarebbe pronto a parlare con Beppe Grillo per esplorare l’ipotesi di formare un gruppo comune.

Noi abbiamo una posizione chiara come gruppo parlamentare: per noi non è immaginabile una trattativa con Grillo dal momento in cui lui così chiaramente sta discutendo con Nigel Farage per formare il gruppo a Strasburgo. Inoltre i suoi ultimi attacchi contro il nostro gruppo sono ingiustificati e inaccettabili e chiudono le porte a qualsiasi forma di dialogo. Noi Verdi siamo il contrario dello Ukip. Detto questo, siamo certamente aperti al dialogo con i singoli deputati dei 5Stelle che non sono d’accordo con l’alleanza con Farage. Noi siamo aperti a incontrare persone così, non Grillo. Noi siamo a disposizione i quelli che condividono i nostri ideali e programmi, ma – voglio chiarirlo bene – non siamo in una sorta di gara con Farage a chi si aggiudica i deputati del Movimento 5Stelle.

E’ vero che attivisti 5 stelle vi stanno scrivendo per chiedervi di aprire un dialogo con il Movimento?

Guardi, al di là delle mail che possano esserci arrivate o no, noi sappiamo che nel M5S ci sono persone che non condividono le ultime mosse di Grillo, e – lo ripeto – siamo certamente aperti al dialogo con loro.

Lasciamo da parte queste ultime vicende: lei che idea si è fatta del Movimento 5Stelle?

La ritengo un’esperienza interessante, per la sua sensibilità verso i problemi dell’ambiente e il tema della trasparenza delle istituzioni. L’incontro Grillo-Farage rappresenta però una cesura. Noi siamo un partito che lotta per diritti di migranti e rifugiati, agli antipodi cioè da quello che dice lo Ukip. Sono temi chiave per noi, che non si possono mettere tra parentesi, e chi dialoga con Farage vuol dire che si sceglie di orientarsi verso il populismo di destra: un vero peccato per il M5S. Aggiungo che noi siamo molto critici con la politica economico-sociale della Ue degli scorsi anni, e siamo pronti a discutere con tutte le forze anti-austerità, ma lo siamo da un punto di vista europeista: ci opponiamo radicalmente a qualunque forma di ritorno al nazionalismo. Ciò che invece rappresenta senza alcun dubbio lo Ukip di Farage. Vorrei anche dire che non è per niente vero che i deputati del nostro gruppo non hanno la libertà di voto come Grillo ha ingiustamente dichiarato.