Visioni

Da Bourdeaux inquieti giochi psichedelici

Da Bourdeaux inquieti giochi psichedeliciCheval de Frise

Note sparse La ristampa del'lbum del 1998 dei Cheval De Frise

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 30 novembre 2022

Un sobbalzo al cuore. Questo è quanto genera vedere la creatura di Thomas Bonvalet e Vincent Beysselance tornare a vita nuova con questa ristampa. Parliamo dell’incontro tra i due a Bordeaux, Francia, avvenuto nel 1998: il basso del primo e la batteria del secondo giungevano da esperienze di stampo noise e alt-rock che in breve mutarono in sostanza e forma. Bonvalet lasciò lo strumento a quattro corde in favore di una chitarra classica amplificata e coadiuvata da vari pedali, entrando in piena sintonia con il sodale alla sezione ritmica. L’ampia disponibilità di spazi espressivi permise alla coppia di concretizzare un suono in bilico tra math-rock e una psichedelia sottotraccia, celata nei passaggi più ossessivi dei loro brani. La sintesi del tutto vide luce nell’omonimo primo album stampato nel 2000 dall’etichetta francese Sonore, con il quale ottennero un inaspettato successo, suffragato da un lungo tour europeo e statunitense. Sospesi tra furore e quiete, quest’ultima sottolineata da evocativi passaggi acustici, la matrice sonora dei CdF suona sorprendentemente attuale, come si apprezza in Un Pont Et Des Eaux Noires Limoneuses, Douche Froide, Harmonium e Le Feu, Le Lin Et La Bougie.

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