A Michael Cunningham piace scrivere storie a partire da altre storie. Lo ha fatto ad esempio con Mrs. Dalloway di Virginia Woolf nella sua opera più celebre, The Hours, e con Giorni memorabili, generato da Foglie d’erba di Whitman. Con La regina delle nevi (traduzione di Andrea Silvestri, Bompiani, pp. 285, euro 18,00) è partito da un’opera di Hans Christian Andersen e ha dato al suo più recente romanzo lo stesso titolo della fiaba, in cui si racconta di come per un sortilegio uno specchio fa sparire tutto il bene e rende le creature insensibili e crudeli e di come due...