Lukashenko, seppur con difficoltà, sta riuscendo a stabilizzare la situazione in Bielorussia. Il suo problema è tranquillizzare la situazione nelle fabbriche, il suo vero punto dolente. Ieri si è presentato in un azienda agroalimentare per proporre la sua ricetta di ordine e disciplina per la Bielorussia del futuro. «Fare sciopero non significa allevare polli o mucche», ha gigioneggiato con un’operaia tutta orecchie, davanti alle telecamere. Ha parlato apertamente anche di crumiraggio su scala internazionale: «Se non lavoreranno i locali di Salihorsk (i minatori della città in sciopero dall’inizio della crisi, ndr) verranno i minatori dall’Ucraina». In tutte le fabbriche sono...