Crimini omofobi e poster Lgbt, le due facce dell’Iraq
I poster di un gruppo Lgbt apparsi a Baghdad
Internazionale

Crimini omofobi e poster Lgbt, le due facce dell’Iraq

Baghdad Giovane attore ucciso, polizia e amici pensano a radicali islamici in un paese in cui l’omosessualità è ancora socialmente punita. E nella capitale appaiono manifesti che chiedono protezione e accettazione
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 6 luglio 2017
Accoltellato e torturato: è morto così Karar Nushi, modello e giovane attore iracheno, studente dell’Istituto di belle arti di Baghdad. Il suo corpo è stato ritrovato in un quartiere nord della capitale, sfigurato. Per la polizia e gli amici si sarebbe trattato di un crimine d’odio, omofobia: il ragazzo dai lunghi capelli biondi aveva ricevuto minacce in passato per il modo di vestire, le amicizie femminili e l’intenzione di prendere parte ad un concorso di bellezza maschile. Dettagli non ce ne sono: la notizia è stata riportata da alcuni media iracheni, mentre sui social amici e conoscenti accusavano radicali islamisti....
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