Pochi minuti e se ne va. Vito Crimi apre in diretta Facebook la «seconda fase» degli stati generali dell’editoria (ieri giornata di confronto sulle agenzie di stampa) prendendo la parola all’inizio con una domanda banale (valutare «una registrazione dell’esistente» in materia di convenzioni con la presidenza del Consiglio o «pensare a qualcosa di nuovo») e poi scappando via. Non una parola sulla «prima fase», quella aperta al pubblico sul Web, che si sussurra sia stato un flop totale. In ogni caso, alle decine di manager e giornalisti delle agenzie di stampa venuti da tutta Italia speranzosi di potersi confrontare con...