«Da quando la stagione del raccolto è finita non ho più un lavoro. Con i pochi soldi che sono riuscita a farmi prestare ho potuto comprare solo del pane, ma non basta a sfamare i miei figli» racconta Wardeh madre di sette figli, rimasta sola dopo aver perso il marito. Quando riesce a lavorare la sua paga è inferiore ai due euro al giorno. Succede in Siria dove, a oltre dieci anni dall’inizio della guerra, ai 9,3 milioni che soffrono la fame si potrebbero aggiungere altri due milioni a causa del collasso dell’economia e dell’aumento stratosferico dei prezzi dei beni...