L’emergenza coronavirus sta facendo emergere un Benyamin Netanyahu oltremodo debole, l’opposto del leader cinico e determinato in politica interna ed estera e contro i palestinesi. Il premier israeliano, già apparso in diverse occasioni indeciso su come rispondere alla seconda ondata del virus, ieri ha chinato il capo di fronte alla rivolta dei misadanim, i ristoratori, pronti alla disobbedienza civile in risposta alle misure annunciate giovedì sera dal governo per contenere la diffusione del contagio che in Israele è salito a numeri record. Appena sono stati informati che avrebbero dovuto chiudere i loro locali, da ieri pomeriggio alle 17 fino a...