Anno 2008: la tournée dello spettacolo Cinq Hommes della Compagnie du Passage, da un testo di Daniel Keene, viene diffusamente filmata dall’occhio amatoriale di uno degli attori, Antonio Buil, in un videodiario che non ha forma definita, né tecnica ed estetica folgoranti, ma che sicuramente – in quelle decine di cassette MiniDv – trattiene sostanza umana. Molti anni dopo, il direttore della compagnia, Robert Bouvier, invita Cosimo Terlizzi a guardare quel materiale grezzo, perché convinto che da una tale documentazione, da quell’archivio confuso, possa scaturire qualcosa di inedito, una visione, una poetica. «Conosceva il mio percorso, aveva visto alcuni miei...