«Così feci arrestare quel comunista di Nelson Mandela»
Internazionale

«Così feci arrestare quel comunista di Nelson Mandela»

Sudafrica Le rivelazioni di un ex agente Cia. Donald Rickard indicò ai colleghi di Pretoria dove trovare il simbolo della lotta contro il regime dell’apartheid
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 17 maggio 2016
Nelson Mandela, il «comunista più pericoloso al mondo al di fuori dell’Unione Sovietica», uno che «andava fermato e io l’ho fermato» prima di dar vita a «una rivoluzione che avrebbe aperto la strada» a un «intervento russo»: parola di spia. Dell’ex spia della Cia Donald Rickard, operativo a Durban – Sudafrica – come agente dei servizi segreti americani fino al 1978 e in veste di vice-console americano all’epoca della presidenza Kennedy. A fornire l’occasione per riaprire la querelle sul credo comunista del leader sudafricano antiapartheid e rivelare la longa manus dell’intelligence americana durante gli anni vergognosi del regime segregazionista sudafricano,...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi