Alla soglia dei sessant’anni la carriera di Natalie Merchant è già più che quarantennale, ed è da tempo anacronistico definirla semplicemente «ex 10,000 Maniacs». In parallelo, o meglio intersecati al suo percorso artistico, scorrono i binari di un attivismo politico tanto appassionato da essere stato modello per il giovane Michael Stipe, a lei legato da sentimenti multipli per buona parte degli anni Ottanta. Dopo le campagne anti-petrolifere, un documentario sulla violenza domestica girato in prima persona (Shelter, 2014) e le proteste contro Trump, la Merchant ha dedicato due anni all’insegnamento musicale per i bambini in età prescolare, ed è stata...