Al di là delle dichiarazioni formali e dell’omaggio di prammatica, chiunque ai piani alti del Movimento 5 Stelle ne è consapevole: seppure con tutti gli onori, bisogna archiviare l’ingombrante figura di Gianroberto Casaleggio. A lui si deve la polarizzazione gente-casta che si incistò tra i fan del comico ambientalista, facendo del M5S una macchina elettorale capace di diventare il primo partito del paese. Ma Beppe Grillo ha capito che a combattere la guerra civile simulata degli scorsi anni si è arruolato un personale politico eterogeneo e impossibile da gestire. Casaleggio è stato anche il deus ex machina dell’organizzazione spontanea eppure...