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«Coraggiosa», la lista di sinistra per l’Emilia-Romagna

«Coraggiosa», la lista di sinistra per l’Emilia-RomagnaElly Schlein

Elly Schlein parla di «speranza», Vasco Errani di «comunità». Inizia così l’avventura di Emilia-Romagna Coraggiosa, la lista che affiancherà da sinistra il Pd alle regionali del 26 gennaio. A Bologna […]

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 10 novembre 2019

Elly Schlein parla di «speranza», Vasco Errani di «comunità». Inizia così l’avventura di Emilia-Romagna Coraggiosa, la lista che affiancherà da sinistra il Pd alle regionali del 26 gennaio. A Bologna di fronte a quasi mille persone si sono alternati sul palco volti noti della sinistra emiliano-romagnola (Art1, Si, È viva), e tanti esponenti della società civile. Legambiente, Anpi, Friday For Future, la Cgil e le Famiglie accoglienti. Ma anche Franco Grillini, volto storico del movimento lgbt, e lo scienziato Vincenzo Balzani. Tra il pubblico anche qualche grillino deluso.

«Salvini ha detto che verrà tutti i giorni? Magari imparerà anche qualcosa», ha attaccato Errani, senatore di Art1 ed ex presidente della Regione. «L’Emilia in queste elezioni avrà un ruolo nazionale, dovrà mostrare che c’è un’altra strada rispetto alla destra sovranista», ha aggiunto tra gli applausi prima di bacchettare gli alleati del Pd e il presidente uscente Bonaccini. «Non convince più la narrazione che dice agli elettori ‘siamo i migliori’. La sfida non è sul passato, ma sul futuro». Elly Schlein, ex europarlamentare, ha chiesto di puntare sulla sicurezza sì, ma quella sociale: «Se ci sono i salari che si abbassano, i precari e i riders sottopagati, ragazzi con due lauree che non trovano lavoro, allora è per questo che la destra guadagna consensi. Dobbiamo dare risposte ai bisogni delle persone».

«Sarà una lista ecologista e progressista», ha spiegato il consigliere regionale di Sinistra italiana Igor Taruffi che ha chiesto al Pd di aprire una discussione sui programmi. «Serve una nuova legge sul consumo di suolo zero e bisogna dirottare gli investimenti della mobilità su treni e bus, non sulle autostrade». Ma l’avversario è la destra di Salvini. «Le persone non ci voteranno per paura della Lega, lo faranno se il progetto che porteremo di fronte a loro farà la differenza – ha concluso Schlein -. Serve una battaglia femminista, ecologista e progressista. E se il green new deal non parte dall’Emilia-Romagna, da dove deve partire?».

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