«Quando ci si pone la questione se Dante conserva o no il suo mondo per noi dobbiamo chiederci l’inverso: in che misura il nostro mondo può essere, per dir così, dantizzato». A partire da questo discriminante taglio, nel giugno del 1991, Franco Fortini passava in rassegna, in un memorabile ciclo di conversazioni radiofoniche con Donatello Santarone, intitolato Le rose dell’abisso, alcuni fra i maggiori classici della letteratura italiana. Dante, Tasso, Leopardi, Manzoni, Pascoli. LEGGENDO IL VOLUME che raccoglie questi saggi dialogati, emerge come siano due i denominatori comuni, che li costituiscono nel profondo e li amalgamano. Il primo è quello...