Contro il governo la Cgil imbocca la «via giudiziaria»
Susanna Camusso, segretario generale della Cgil
Lavoro

Contro il governo la Cgil imbocca la «via giudiziaria»

Jobs Act Camusso annuncia: ricorso alla Corte europea su art.18, demansionamento e controlli a distanza. I giuristi di Corso Italia: «Sulle leggi del lavoro siamo alla guerriglia» Tempi lunghi per il giudizio sul decreto Poletti
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 27 novembre 2014
[A chi la vorrebbe partito politico conclamato dalla regia dell’astensione in Emilia-Romagna, risponde con il ritorno alla “via giudiziaria”. Contro il governo e il suo Jobs act, la Cgil imbocca la strada che porta nei tribunali, nello specifico alla Corte di giustizia europea in Lussemburgo. I conti del voto di martedì – 33 dissenzienti sui 308 deputati Pd – hanno dimostrato come nessuna sponda politica sia in grado di fermare la corsa della riforma del lavoro. E allora – confermando vieppiù la ritrovata sintonia con la Fiom di Maurizio Landini, precursore della via giudiziaria fino alla vittoria in Corte Costituzionale...
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