All’Area Sismica sono abituati alle grandi imprese. Di solito in campo di musiche elettroacustiche, impro total, ultra-jazz. Cose così. Se si mettono d’impegno riescono benissimo anche in campo di musiche di provenienza «dotta» contemporanea. Infatti il concerto inaugurale del Festival 2016 di questo tipo di musiche, tutte italiane, è già storia. Un trio di spiriti intelligenti, Antonio Caggiano, percussioni, Fabrizio Ottaviucci, pianoforte, Gianni Trovalusci, flauti, denominato Alma, posa lo sguardo su lavori in vari modi ispirati al criterio dell’aleatorietà. Sceglie autori della generazione passata che si rivelano più avanti di chiunque. L’evento c’è tutto. C’è la scoperta di una «corrente»...