Conte rischia di far le spese del «casino ottimale» di Grillo
M5S Il leader riunisce i suoi dopo il corteo di sabato e le polemiche sull'intervento del fondatore
M5S Il leader riunisce i suoi dopo il corteo di sabato e le polemiche sull'intervento del fondatore
Nei piani di Giuseppe Conte, la manifestazione di sabato scorso a Roma doveva servire a restituire al Movimento 5 Stelle il pallino dell’iniziativa politica. Obiettivo raggiunto, vista anche l’apparizione di Elly Schlein e dei potenziali alleati. Solo che l’irruzione di Grillo rischia di offuscare il traguardo politico del corteo contro la precarietà. Questo da via Campo Marzio, quartier generale del M5S, non lo diranno mai esplicitamente ma si evince tra le righe.
IERI IL LEADER ha riunito capigruppo e vicecapigruppo dei due gruppi parlamentari. I canali ufficiali della comunicazione stellata hanno subito precisato che la riunione non denota tempi straordinari o allarmi particolari. «Fa parte dei normali incontri di inizio settimana per un confronto sui temi dei lavori parlamentari». Quindi, proseguono, «sono destituite di fondamento le indiscrezioni per cui la riunione sarebbe stata convocata per affrontare altri temi, fra cui le parole di Grillo, su cui il M5S si è già ampiamente pronunciato pubblicamente».
LA SMENTITA, da manuale della comunicazione politica, potrebbe suonare come una doppia affermazione. Qualcosa del resto dovrebbe essere successo se persino Grillo si trova a dover fare una precisazione, seppure coi suoi modi. Se nelle ore successive alla sua apparizione romana, nella giornata di domenica, aveva diffuso la foto di un guerriero incappucciato con tanto di logo del M5S, un modo per irridere i suoi detrattori, adesso cerca di chiarire. «Per favore fermatevi, era una boutade: ma possibile che prendete tutto sul serio? – esclama il fondatore in un video diffuso via social – Anche i giornali hanno esagerato». E ancora, provando a recuperare con l’ironia: «Fermatevi, mi sono arrivate notizie drammatiche: è stato avvistato un pensionato di 74 anni, un idraulico che stava aggiustando sei tombini di notte con un passamontagna. Un albanese di 64 anni con cazzuola ha messo a posto otto marciapiedi. Non si può andare avanti così, ci vuole anche una legge, il governo deve reagire: deve abolire l’abuso d’ufficio e mettere l’abuso di lavori socialmente utili. Finitela, siate coerenti con voi stessi, con il governo e con la politica: uscite e applaudite la città, non mettetela a posto. Dite ’Guarda che bel tombino devastato, guarda che marciapiede meraviglioso rotto, guarda che piante ammuffite’. Smettetela sennò scoppia veramente un casino ottimale». I grillini della prima ora, quelli che sono stati messi da parte dalla gestione Conte, esprimono soddisfazione. «Beppe Grillo lancia le brigate di cittadinanza e subito certi politici e giornali vanno fuori di testa – dice ad esempio Danilo Toninelli – Grande Beppe! Finalmente ci hai regalato una ventata d’aria fresca dopo una lunghissima settimana dedicata alla beatificazione di Berlusconi».
IL «CASINO OTTIMALE», ossimoro col quale Grillo si compiace della bufera creata dal suo monologo, rischia tuttavia di danneggiare Giuseppe Conte, che con la sua squadra aveva studiato nei minimi dettagli la giornata di sabato, soppesando gli elementi identitari e quelli di apertura, gli spazi a esponenti della società civile e le strizzate d’occhio al M5S alternativo a tutte le forze politiche, le strette di mano con gli ospiti della politica con l’orgoglio pentastellato. Fino all’uscita di Grillo pareva la giornata della consacrazione definitiva dell’ex premier. Poi è diventata l’immagine plastica della sua sovranità limitata, fattore che rischia di diventare un’ipoteca sulle prossime mosse del leader.
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