Conte invia segnali a Schlein: «Ora confrontiamoci sui temi»
Opposizione Il leader M5S e la neo-segretaria dem si vedranno domani a Firenze al corteo antifascista
Opposizione Il leader M5S e la neo-segretaria dem si vedranno domani a Firenze al corteo antifascista
«Abbiamo parlato anche degli scenari futuri. Siamo convinti di voler continuare con una forte opposizione, che non abbandonerà un atteggiamento costruttivo. Porto anche gli auguri da parte di tutto il Consiglio nazionale e quindi di tutta la comunità del Movimento 5 Stelle alla neo-segretaria Elly Schlein». Giuseppe Conte si allontana dal quartier generale di via Campo Marzio dopo aver discusso con i suoi dirigenti e affronta direttamente il nodo del rapporto con la nuova leader del Partito democratico.
AL VERTICE c’erano capigruppo Francesco Silvestri e Barbara Floridia, la capodelegazione al parlamento europeo Tiziana Beghin, i cinque vicepresidenti, quattro delegati territoriali e i coordinatori dei comitati tematici principali che si occupano di esteri (l’europarlamentare Fabio Massimo Castaldo), progetti (l’ex deputato Gianluca Perilli), territori (Alfonso Bonafede) e formazione (Chiara Appendino). Conte ha insistito sulla necessità di mettere all’opera i neonati responsabili locali per «invogliare la partecipazione dei cittadini» come «antidoto alla disaffezione dalla politica e all’astensionismo».
MA IL TEMA del giorno è, appunto, quello che riguarda la relazione tutta da ricostruire con il Pd e la possibilità di un più stretto coordinamento tra le forze d’opposizione al governo Meloni. Dopo aver trascorso gli ultimi mesi a dire che con i vertici del Nazareno responsabili della rottura del campo largo non c’erano margini di manovra, e dopo aver auspicato esplicitamente un cambio di passo tra gli ex alleati, Conte formula con queste parole i suoi auguri a Schlein: «Salutiamo con favore la novità che si è verificata in casa Pd e speriamo incida davvero a fondo sulla riorganizzazione strutturale dei dem – scandisce l’ex presidente del consiglio – Le auguriamo di poter portare avanti il suo progetto di rinnovamento del Pd con forza. So che avrà molto da fare, perché conosciamo bene le correnti del Pd. Conosciamo molto bene il modo in cui è strutturato questo partito di antica tradizione. Ci auguriamo di poter aver col nuovo vertice un dialogo, ne siamo convinti, di poterci misurare sugli obiettivi concreti. Sapete benissimo quali sono».
PER RIBADIRE quali siano questi «obiettivi concreti», il leader pentastellato aveva rilanciato al mattino il tema del salario minimo legale con un video diffuso via social. «Abbiamo presentato una proposta di legge, chiedendone la calendarizzazione, sul salario minimo legale a 9 euro lordi l’ora», sostiene appellandosi «a tutte le forze politiche: la nuova segretaria del Pd Elly Schlein ha detto che anche per loro è una priorità, Calenda ha aperto al salario minimo a 9 euro». Tuttavia, l’avvocato si rivolge «anche alle forze della maggioranza: Meloni, Berlusconi, Salvini, convenite con noi che è un’emergenza nazionale? Non dobbiamo farne una battaglia politica partitica, di orticello, ma dare attuazione a un principio costituzionale».
IL CAPOGRUPPO a Montecitorio Silvestri riepiloga i temi qui quali il Movimento 5 Stelle vuole incalzare l’opposizione: «Reddito di cittadinanza, salario minimo, il non invio delle armi per cercare una conferenza di pace, maggiori convergenze troviamo in generale meglio è». Quando gli viene chiesto se Schlein è da considerarsi interlocutrice privilegiata, Silvestri risponde così: «Sulla carta certo che lo è, poi però servono anche i fatti. Vedremo. Le occasioni ci sono».
CONTE E SCHLEIN avranno modo di parlarsi e confrontarsi, per adesso hanno avuto soltanto brevi scambi dopo l’elezione della segretaria. Di certo si vedranno domani a Firenze, alla manifestazione contro il fascismo convocata dai sindacati dopo le aggressioni agli studenti da parte dei militanti di Azione studentesca. Sarà un passaggio simbolico che rappresenterà il fatto che per i prossimi mesi i rapporti tra le due principali forze dell’opposizione, che figurano appaiate nei sondaggi, si determineranno proprio sul campo del contrasto alle politiche della destra. Conte ha il problema di andare avanti con la strutturazione del suo M5S, Schlein deve tenere unito il partito e al tempo stesso ha l’urgenza di dimostrare di poter stare al timone senza rendere conto a correnti e grumi di potere. La nuova fase è solo all’inizio.
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