«La vita è come una diretta tv, non c’è il tasto repeat. Accetterò la punizione scelta dal partito e dalla legge». Li Chuncheng, si lascia andare alle lacrime mentre la telecamera indugia sul volto contrito dell’ex vice capo del Partito della provincia sudoccidentale del Sichuan. Li – condannato lo scorso anno a 13 anni di reclusione- viene considerato la prima delle cosiddette «tigri», i funzionari di alto livello finiti nelle maglie della campagna anticorruzione lanciata da Xi Jinping appena assunto l’incarico di Segretario generale del Partito nell’autunno 2012. Secondo un sondaggio lanciato dall’ufficiale People’s Daily, il suo mea culpa è...