Confessione inquieta sull’Italia contrapposta
Giacomo Manzù, La morte del partigiano, bassorilievo in gesso, Bergamo, Gamec
Alias Domenica

Confessione inquieta sull’Italia contrapposta

Centenario Mario Pomilio Torna, per Bompiani, La compromissione, il romanzo del 1965 in cui lo scrittore abruzzese affrontava la devastante crisi di coscienza di una generazione attraversata dalla dittatura e dalla guerra fredda
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 11 aprile 2021
L’impegno di Mario Pomilio – di cui quest’anno si celebra il centenario della nascita – non fu mai rassegnato e protocollare, ortodosso e convenzionale. Scorrendo la sua biografia, e sia pure per sommi capi, se ne intende l’estrema inquietudine, la ricerca insaziabile e insaziata costellata di transiti e di approdi sempre provvisori, quasi a scandire il privatissimo, intimo disagio di un abitare controvoglia ovvero di uno stare che non fosse, a fletterne le certezze, ferito dal dubbio e dalla necessità di chiarirsi per mezzo di domande impellenti e radicali. Una posizione scomoda, certo, e tuttavia lo scrittore abruzzese si volle...
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