La scienza contemporanea, dalla teoria della Relatività a quella dei buchi bianchi che il fisico Carlo Rovelli sta presentando sui media in questi giorni, ci ha ormai abituati all’idea che il tempo sia una variabile dipendente dall’osservatore e dal movimento e non un’entità fissa e costante. E, sia pure in termini completamente diversi, già Agostino nella celebre pagina delle Confessioni aveva relativizzato la coscienza del tempo facendolo dipendere dalla nostra percezione e capacità di pensarlo. E fu sempre lui a definire nuovo perché lineare il tempo cristiano, teso verso un obiettivo di realizzazione finale, rispetto al tempo circolare degli antichi...