Politica

Con Marino, ma anche contro. Maretta in Sel

Con Marino, ma anche contro. Maretta in SelIl vicesindaco di Roma Luigi Nieri (Sel)

ROMA Sul caso dei vigili assenteisti affiora il malumore dei vendoliani. Il capogruppo contro il vicesindaco: non possiamo arruolarci nella propaganda renziana contro i lavoratori pubblici

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 6 gennaio 2015

A fianco del sindaco Marino ma anche contro Renzi. Posizione non facile quella della Sel Capitolina nella vicenda dei vigili urbani assenteisti. O presunti tali: le cifre delle assenze ingiustificate sono ballerine, ancora non è chiara la dinamica di quello che è realmente successo la notte di Capodanno; non è chiaro per esempio perché il comando della polizia municipale abbia fatto scattare la reperibilità solo alle 17 e 30 del 31 dicembre, quando già dal 27 il comando doveva essere nota la situazione dell’organico. A mettere una parola definitiva sui fatti reali e sui numeri sarà l’indagine interna del comandate Clemente, che dovrebbe concludersi in queste ore.

Mentre il Pd incrocia i ferri contro Grillo, che si è schierato con i vigili, anche in Sel, nel suo, comincia ad affiorare un po’ di maretta. Il vicesindaco Luigi Nieri, che ha la delega al personale ed è impegnato nella dura trattativa con i dipendenti comunali sulla vertenza del salario accessorio, per primo si è schierato a fianco del comandante Raffaele Clemente. E del sindaco Marino che è arrivato a ipotizzare il licenziamento per i vigili che non hanno risposto alla reperibilità senza certificarne la ragione. Ieri invece Gianluca Peciola, capogruppo di Sel al comune, ha incontrato un gruppetto di sindacalisti Cgil e ha annunciato su twitter che presto il suo partito organizzerà un incontro pubblico con le forze sindacali dei vigili e con tutti i dipendenti comunali. Al grido «basta strumentalizzazioni contro i lavoratori».

Nieri domenica scorsa ha spiegato il suo punto di vista: «La verifica dirà se quella dei vigili era una protesta o un’epidemia. Ma ora la vicenda è diventata nazionale, e non si debbono fare generalizzazioni sulle categorie», ha dichiarato domenica al manifesto. «Anzi i soli 138 in servizio hanno gestito egregiamente una situazione speciale, un concerto con 600mila persone in una notte gelida. Per difendere il diritto di sciopero sono pronto a farmi torturare. Ma dev’essere altrettanto chiaro che quando parliamo di pubblico parliamo di bene comune. Per me è sacro. Quindi non ci sono fannulloni, no alla sagra dei luoghi comuni. Ma anche no a chi a questi luoghi comuni presta il fianco». Il suo capogruppo invece la vede in maniera diversa. Sfumature? Non precisamente: l’amministrazione ha sbagliato modi e tempi: «Un sindaco che vuole bene alla città deve innanzitutto fare i complimenti a quelli che a capodanno hanno lavorato bene, e poi evitare la propaganda e avviare non una ma almeno due indagini interne», spiega Peciola: «Una sulla disorganizzazione evidente che si è verificata nel comando dei vigili urbani, un’altra su chi eventualmente ha contribuito a questa disorganizzazione». Insomma sì alla punizione degli assenteisti, ma anche un’esame di coscienza dell’amministrazione. E soprattutto del comandante della polizia locale di Roma Raffaele Clemente, il primo a far esplodere il caso con il suo comunicato di Capodanno. E invece Sel aderendo alla linea dura di Marino si è arruolata suo malgrado nel battage renziano tutto rivolto all’estensione del jobs act a ai dipendenti pubblici, rischierà presto di dover fare in parlamento una battaglia contro la delega Madia sulla Pubblica amministrazione a sua volta tutta ispirata alla vicenda romana. Insomma un pasticcio. «Quello che non può fare una forza con il nostro dna», conclude Peciola, «è partecipare al meccanismo del capro espiatorio, e assecondare l’immaginario che definisce il dipendente pubblico un sabotatore. Le cose non stanno così, la questione è politica, ha a che vedere con l’anima della città: Marino non può pensare di governare la città che soffre una crisi profonda, senza trovare un accordo con i dipendenti comunali, che sono una buona parte di quelli che la città la mandano avanti».

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.



I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento