Con la “fase 2” si riprende a morire sul lavoro
Omicidi bianchi Esplode una bombola di gas alla Adler Plastic di Ottaviano nel napoletano, un operaio morto e due feriti, uno gravissimo. A Livorno un operaio trentenne travolto e ucciso dal camion della ditta mentre lavorava al taglio degli alberi, e a Castelfiorentino un edile gravissimo dopo essere caduto dal tetto del Consorzio Agrario.
Omicidi bianchi Esplode una bombola di gas alla Adler Plastic di Ottaviano nel napoletano, un operaio morto e due feriti, uno gravissimo. A Livorno un operaio trentenne travolto e ucciso dal camion della ditta mentre lavorava al taglio degli alberi, e a Castelfiorentino un edile gravissimo dopo essere caduto dal tetto del Consorzio Agrario.
Con la cosiddetta “fase 2” è ripreso anche il tragico stillicidio di infortuni sul lavoro, che nei due mesi di chiusura avevano subito un netto rallentamento, ad eccezione naturalmente del comparto sanitario dove il virus ha mietuto quasi 200 vittime fra medici e infermieri. Il bilancio della giornata registra due operai morti, uno in Campania e un altro in Toscana, un pensionato ucciso dal trattore che stava manovrando nel ferrarese, e tre feriti in gravi condizioni.
L’incidente più grave è avvenuto a Ottaviano, nel napoletano, dove intorno alle 16 si è verificata una violenta esplosione all’interno della fabbrica Adler Plastic. Secondo alcuni testimoni, usciti indenni dallo storico stabilimento che produce plastica e gomma, a provocare l’esplosione sarebbe stata una bombola di gas utilizzata per le lavorazioni. Un operaio è morto, un suo compagno di lavoro è stato ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di Nola, e un terzo è rimasto ferito più lievemente.
Dallo stabilimento si è alzata una colonna di fumo nero, visibile anche a grande distanza in tutta l’area vesuviana, e i sindaci della zona hanno chiesto alla popolazione di tenere chiuse le finestre evitando di scendere in strada. La Adler Plastic aveva appena riaperto, e si stavano effettuando i turni con personale ridotto, fatto che probabilmente ha impedito che la tragedia assumesse contorni ancor più drammatici. “Solo per un fortuito caso si è evitata una strage – hanno confermato il segretario generale della Cgil di Napoli, Walter Schiavella, e il responsabile della Filctem Cgil, Vincenzo De Caro – proprio ieri era ripresa la produzione, e in fabbrica erano presenti pochi lavoratori”.
Il secondo operaio morto era un giovane trentenne di origine albanese, travolto da un camion in manovra mentre lavorava al taglio degli alberi nella zona di Montenero, alla periferia sud di Livorno. Da una prima ricostruzione dei fatti sembra che il mezzo, con il quale l’operaio era giunto sul posto insieme a un collega, stesse facendo retromarcia quando ha investito la vittima. I soccorsi sono arrivati in pochi minuti, ma il medico del 118 non ha potuto fare altro che constatare il decesso del giovane lavoratore.
Sempre in Toscana un operaio edile è stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale fiorentino di Careggio, dopo essere caduto dal tetto su cui stava lavorando al Consorzio Agrario di Castelfiorentino. Mentre nel cuneese un uomo di 67 anni è stato travolto da un trattore all’interno di una ditta della zona di cui era cliente. Soccorso dai sanitari del 118, è stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale del capoluogo. Infine a Copparo, nel ferrarese, un pensionato di 74 anni è morto mentre stava falciando l’erba in un terreno agricolo di sua proprietà. Il trattore che stava guidando si è ribaltato in un canale, schiacciandolo.
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