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Come lo dico, lo nego

Come lo dico, lo nego

Il colonnino infame Ciao Dahl, alla prossima

Pubblicato più di un anno faEdizione del 25 febbraio 2023

C’è chi dice che eliminare da un libro delle frasi politicamente scorrette sia pratica politicamente scorretta, a sentir Salman Rushdie addirittura abominevole censura di cui vergognarsi. Certo, il vecchio Salman con quello che ha passato per via dei censori bisogna pure capirlo e sulle sue dichiarazioni chiudere un occhio, magari non quello che gli è rimasto sano dopo l’aggressione… oh-oh! questa sì che è politicamente scorretta, chiedo venia ma io per una battuta venderei mia madre a un cammelliere arabo… oh-oh! no, non volevo affatto dire che gli arabi comprano donne come fossero cammelli, mia madre poi, che pace all’anima sua era così grassa… oh-oh! scusa mamma che eri grassa lo ripetevi sempre tu e noi, ti ricordi? tutti a dirti che no, che non era vero, e comunque lo sanno tutti che nei paesi arabi la donna gra… la donna in carne piace, perché lì i poveri sono secchi secchi… insomma paese che vai usanze che trovi; sono poligami? buon per loro, pensate: quando una prima moglie si fa vecchia quelli se ne prendono un’alt… oh-oh! non volevo dire vecchia, semmai diversamente giovane… ok mi arrendo, in quanto a political correctness sono una frana così volevo metterci una pezza col relativismo culturale ma è chiaro che su questa cosa qua, più scrivo peggio faccio e sapete perché? perché è più facile che un tagliagole dell’Isis passi per la cruna di un ago che un autore satirico esca vivo dalla redazione di Charlie Hebdo.

Ciò premesso i bambini sono spugne e se da un libro di Roald Dahl sfiliamo qualche aggettivo di troppo non facciamo un soldo di danno, lo stesso dicasi per i fumetti di Paperon dei Paperoni quando gli africani sono disegnati come dei selvaggi. Senza poi nulla levare a un grande classico come «Biancaneve e i sette nani» che bene sarebbe ribattezzare «Biancaneve e i sette uomini piccoli», magari facendo risvegliare Biancaneve prima che ancora esanime il Principe la baci sulla bocca fugando così ogni legittimo dubbio che nella mela ci fosse del GHB, la droga dello stupro.

Comunque vada, tra un libro scritto da un antisemita come Roald Dahl e un cartone disegnato da un mezzo nazi come Walt Disney sentite a me: i bambini è meglio che li portate allo stadio. Se poi siete di Roma e lo stadio è l’Olimpico, quando passate davanti alla stele con la scritta gigante MUSSOLINI DUX che nessuno si sogna, non dico di cancellare, ma quanto meno di metterci una targa che spiega qualcosa, ai pupi spiegateglielo voi che MUSSOLINI DUX ha fatto anche cose buone.

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