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Come in un club newyorchese

Come in un club newyorcheseMercury Rev

Note sparse Il nuovo album della band americana Mercury Rev dal titolo "Born Horses"

Pubblicato 6 giorni faEdizione del 2 ottobre 2024

È Born Horses il nuovo album dei Mercury Rev, storica band americana, che sin dai suoi esordi, datati anni Ottanta, si è sempre contraddistinta per il sound psichedelico da un lato ma anche per aver dato vita a quello che viene chiamato «dream pop». Sempre in grado di portare novità nell’ambito musicale, i Mercury Rev non si smentiscono nemmeno questa volta, anzi: questo lavoro cerca di accostarsi alle sonorità jazz riuscendoci in maniera del tutto originale. A partire dalla prima traccia Mood Swing fino a Your Hammer, my heart, dove sembra di essere in uno di quei club fumosi newyorkesi, dove fiati e pianoforte fanno da cornice per una serata di cui si conosce solo l’inizio… Fino a qui l’album segue sonorità profonde, sofisticate, e la voce narrante di Jonathan Donahue la fa da padrona, con la sensualità e il graffio che da sempre contraddistinguono il suo timbro vocale, ma senza mai cantare, solo narrando, come se fosse un album di storiei. Poi ad un certo punto l’atmosfera cambia, dal brano Patterns in poi, ritornano le chitarre di Sean Mackowiak, e il tempo si fa più cupo, meno sognante, come in Everything I thought I had lost. Disco complesso e affascinante.

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