Lavoro

Come il magazine The Nation tutela i diritti dei precari

Come il magazine The Nation tutela i diritti dei precari

Quinto Stato Giornalismo, il caso americano

Pubblicato 7 mesi faEdizione del 1 maggio 2024

Uno dei modelli che ha ispirato il prototipo sindacale al quale stanno lavorando le partite Iva di Redacta, lo snodo dell’associazione Acta che lavora per i diritti nell’editoria, è statunitense. È stato creato dal Freelance Solidarity Project – una divisione del National Writers Union per i lavoratori freelance dei media – e dal prestigioso magazine della sinistra Usa The Nation. L’idea è stata quella di tutelare, a partire dai compensi e dai diritti all’assistenza, i collaboratori della testata giornalistica. Nel 2022 è stato creato un protocollo che stabilisce i diritti. Il documento indica anche i minimi retributivi: 25 dollari a parola per gli articoli sul web e 40 dollari a parola per la stampa, 20 dollari all’ora per il fact-checking, 30 dollari all’ora per la correzione delle bozze, 300 dollari per le illustrazioni e tariffe giornaliere di 500 dollari per i fotografi e 330 dollari per i reporter audio. I freelance possono contare sul fatto che The Nation li indennizzerà in caso di azioni legali derivanti dai loro servizi. Sono misure che cercano di affrontare il problema del lavoro autonomo oggi: la mancanza di un Welfare universale e i bassi redditi

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.



I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento