Collettivo Migrado, lungo è il viaggio dei migranti
Note sparse Il progetto del gruppo in sedici tracce, uno spettacolo per un'idea che fiorisce sulle sponde del Mediterraneo
Note sparse Il progetto del gruppo in sedici tracce, uno spettacolo per un'idea che fiorisce sulle sponde del Mediterraneo
«Viaggiano le genti nel deserto, viaggiano da che sanno viaggiare, ombre senza volto e senza nome, viaggiano per ricominciare». Canta così il Collettivo Migrado nel folk speziato di fragranze tuareg di Nel Deserto, una delle sedici tracce di questo lavoro transmediale, un racconto in musica, immagini e parole (pure spettacolo teatrale) attorno al tema delle migrazioni e dei migranti. Il percorso poliartistico nasce dall’incontro tra Massimo Ghiacci e Davide Morandi dei Modena City Ramblers e Marco V. Ambrosi e Fabrizio Cariati dei Nuju, con l’illustratore Lorenzo Menini e il fonico e produttore Gabriele Riccioni. Un’idea che fiorisce sulle sponde del Mediterraneo e dona luce a una pluralità di voci: portare il fuoco del racconto e della memoria può far continuare a vivere chi ha visto il suo destino finire in fondo al nostro mare. Vite e viaggi comunque proiettati verso il futuro, da ascoltare e guardare, perché ogni storia non smetta di essere narrata, per non dimenticare.
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