Non ha avuto torto la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, giusta l’immagine-civetta della mostra attuale su Jean Cocteau, il famoso ritratto, dedicatogli nel 1949 dal fotografo Philippe Halsman, e pubblicato su «Life», in cui il ‘poeta’ parigino appare, secondo le parole del curatore Kenneth E. Silver, «una sorta di Shiva, un giocoliere a sei braccia che si destreggia tra vari strumenti», penna, pennello, forbici, un libro aperto e una sigaretta. L’assunto della mostra (fino al 16 settembre, catalogo Marsilio «Arte», pp. 173, e 40,00) è, come da sottotitolo, La rivincita del giocoliere, la riabilitazione integrale di una poetica multitasking, di...