Non si può dire che Tiberio Claudio Druso, quarto imperatore romano, abbia goduto di grande considerazione presso i suoi contemporanei. Perfino sua madre, Antonia minore, se voleva offendere qualcuno diceva che «era più stupido di suo figlio Claudio»; e quella malalingua di Seneca – se è veramente suo il libello noto come Apocolocyntosis – ridicolizzò la decisione del senato di concedergli la divinizzazione post mortem: al massimo, secondo lui, poteva aspirare alla ‘zucchificazione’ (questo significa il titolo in greco dell’operetta), essendo la sua testa vuota come una cucurbitacea essiccata. La mostra Claudio Imperatore, che fino ad ottobre sarà possibile visitare...