Visioni

Claudio G.Fava, il critico discreto del cinema in tv

Claudio  G.Fava, il critico discreto del cinema in tv/var/www/vhosts/ilmanifesto.co/ems/data/wordpress/wp content/uploads/2014/04/21/22VISDXspallaClaudio G Fava01

Lutti Capo struttura per molti anni di Raidue, ha fatto scoprire al pubblico moltissimi autori. Ma è stato anche tra i primi a lanciare la soap con Beautiful

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 22 aprile 2014

Forse oggi molti non lo ricordano, o meglio non hanno occasione di averlo «incrociato» sul piccolo schermo, ma per anni Claudio G.Fava è stato uno dei volti cinematografici di punta della televisione presentando infiniti cicli di film, monografie di registi e di attori. Discreto, pacato, l’eleganza di un’ironia sobria, lo sguardo nascosto dietro alle lenti spesse, introduceva lo spettatore televisivo al suo cineclub con predilizione particolare per le fasce orarie «tarde» nelle quali trovava spazio il suo «Cinema di notte». Lì passavano Il grande sonno, Acque del Sud, I migliori anni della nostra vita, Ribalta di gloria, La regola del gioco, La guerra lampo dei fratelli Marx, per citarne alcuni. Era quando il cinema nella programmazione complessiva della tv pubblica aveva un altro spazio, pure se Fava sarà poi un attento sostenitore della soap seriale, introducendo il pubblico italiano a serie come Beautiful, e prima ancora Capitol, o Quando si ama. E poi Hunter, Miami Vice, L’ispettore Koster, La clinica della Foresta Nera, Navarro.
Fava se ne è andato all’improvviso ieri, a 83 anni, soltanto poche settimane fa aveva partecipato alla presentazione del centesimo numero della rivista dei critici cinematografici liguri Film Doc. Genovese – era nato nel capoluogo ligure il 17 ottobre 1929 – Claudio Giorgio Fava si era laureato in legge, e dopo un inizio di carriera nella città natale presso il Corriere Mercantile, era entrato alla Rai negli anni Settanta, lavorando prima per la Rete Uno e, in seguito, come capostruttura della seconda rete pubblica. Qui per anni ha scelto i film e i telefilm in programmazione, migliaia di titoli per i quali ha anche commissionato migliaia di ore di doppiaggi, un’altra sua passione.
Amante in particolare del cinema francese, e di Jean Pierre Melville – a cui ha dedicato naturalmente dei cicli – ma anche di Pasolini – sua la presentazione del passaggio televisivo di Accattone – Fava ha ideato e condotto in televisione anche due rubriche cinematografiche: Dolly e Set. Pubblicato monografie su Alberto Sordi, Federico Fellini, Ugo Tognazzi, e diversi testi letterari tra cui la raccolta Tagliati al vivo.
Attore quasi per gioco – al cinema con Maurizio Nichetti in Ladri di saponette, in televisione con Ombretta Colli in Una donna tutta sbagliata, in anni più recenti ha partecipato come autore, presentatore o, solo come ospite, a sei programmi televisivi per Raitre di Gloria De Antoni e Oreste De Fornari (Perdenti, Infedeli, La principessa sul pisello, Pacem in terris, per due edizioni, La fonte meravigliosa), e su Tmc alla striscia preserale quotidiana Forte Fortissima! di Cristina Crocetti con Rita Forte.
Dal ’94 insegnava Teoria e tecnica della comunicazione radiotelevisiva’, nell’ambito del diploma universitario di giornalismo, nella facoltà di scienze politiche e in quella di magistero a Genova. É stato responsabile delle iniziative cinematografiche del comune di Finale Ligure e, da ormai sette anni, direttore artistico di «Voci nell’ombra», il primo festival italiano dedicato al doppiaggio cinematografico e televisivo.
Con Claudio G. Fava scompare «un cervello raffinato, un pozzo di conoscenza, un uomo dotto e spiritoso» ha scritto in un tweet l’attore Alessandro Gassmann. Un onore averti conosciuto, buon viaggio».

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