Si firma amichevolmente «Jason», e l’incipit della lettera è rivolto a un «team». «Questa è una mail molto dolorosa da scrivere. E per alcuni di voi sarà ancora più doloroso riceverla. Il che mi dispiace…». Bastano una riga o due e la missiva scivola come un serpente nell’ormai famigliarmente viscido vocabolario del corporatese – riorganizzazione, semplificazione, consolidazione, decisioni difficili, riduzione, realtà globale … In altre parole, una massiccia catena di licenziamenti. Il che, garantisce però «Jason» (Kilar, il Ceo di WarnerMedia), non è un riflesso della qualità del lavoro dei rispettivi impiegati (il «team»!), ma «una funzione dei cambiamenti in...