Cirò, la ’ndrangheta si beve la città
Politica

Cirò, la ’ndrangheta si beve la città

Calabria Gli inquirenti sospettano gravi irregolarità nel processo elettorale
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 18 ottobre 2013
«Qui la ’ndrangheta non entra» è scritto nella targa affissa alla porta del palazzo del Municipio. Nulla di più falso e beffardo. Perché a queste latitudini le cosche erano padroni a casa loro. E la città se l’erano bevuta già da un pezzo. A Cirò, tra i vigneti che danno lustro a un’intera area, la ’ndrangheta comandava senza pudore. Il giorno delle elezioni picciotti e mammasantissima furono sorpresi mentre prendevano parte ai festeggiamenti in onore di Mario Caruso, avvocato, di area centrista, riconfermato sindaco nel 2010, alla guida della lista civica Cirò grande di nuovo. Ma di grande a Cirò...
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