Cinque buoni propositi per il 2021
Terminato un anno segnato dalla pandemia, che ha sconvolto le nostre vite, all’inizio di questi nuovi dodici mesi è giusto formulare dei buoni propositi, sia come Paese che come individui. […]
Terminato un anno segnato dalla pandemia, che ha sconvolto le nostre vite, all’inizio di questi nuovi dodici mesi è giusto formulare dei buoni propositi, sia come Paese che come individui. […]
Terminato un anno segnato dalla pandemia, che ha sconvolto le nostre vite, all’inizio di questi nuovi dodici mesi è giusto formulare dei buoni propositi, sia come Paese che come individui. Per ricostruire un Paese, dobbiamo pensare al futuro dell’intero Pianeta. Il nostro vecchio mondo non era perfetto e non era sostenibile: dopo un susseguirsi di eventi estremi causati dai cambiamenti climatici, una pandemia lo ha sconvolto.
Ora possiamo ripartire da zero, non ripetiamo gli errori del passato. Vogliamo ripristinare il vecchio sistema economico fondato su attività inquinanti e distruttive che hanno avvelenato il Pianeta, o porre una volta per tutte le basi per consegnare alle future generazioni un mondo verde, sicuro e pacifico?
Greenpeace suggerisce 5 buoni propositi: ognuno è declinato come il cambiamento che vogliamo e come un proposito da formulare a livello personale.
1) Più pace e salute. Destinare i fondi annualmente investiti in armamenti e nelle attività ambientalmente dannose per rafforzare il nostro sistema di welfare e sanitario, mettendo la sicurezza, la salute e il benessere al centro. Cosa puoi fare tu: scegli investimenti etici, chiedi alla tua banca se investe in armi. Sostieni il microcredito che aiuta imprese sociali che operano nel settore sanitario, rivolgiti all’imprenditoria sociale.
2) Più energia green. Adottare di un piano nazionale di transizione energetica (Pniec) più ambizioso con l’obiettivo di – 65 per cento di CO2 entro il 2030 e emissioni nette 0 entro il 2040. Impedire agli inquinatori di accedere ai fondi pubblici e distribuire denaro agli azionisti senza un piano di decarbonizzazione delle loro operazioni in linea con l’Accordo di Parigi.
Cosa puoi fare tu: ristruttura casa aumentando l’efficienza energetica sfruttando gli incentivi, passa alle rinnovabili per i tuoi consumi casalinghi, rinuncia all’auto ogni volta che puoi.
3) Più qualità della vita in città. Promuovere un cambiamento sistemico nelle città, a partire dalla mobilità alternativa e la creazione di aree verdi, fino agli investimenti nelle periferie per abbattere le disuguaglianze sociali ed economiche.
Cosa puoi fare tu: usa il trasporto pubblico, ripara la bicicletta, cammina a piedi due volte la settimana per andare al lavoro, unisciti ai comitati che localmente agiscono per migliorare la qualità della vita nelle nostre città.
4) Più agricoltura ecologica. Riscrivere il sistema di assegnazione dei sussidi ad agricoltura ed allevamenti intensivi in favore delle aziende che producono cibo in modo sano ed ecologico. Cosa puoi fare tu: mangia meno carne, compra cibo locale, supporta i piccoli produttori acquistando da loro, semina fiori amici delle api.
5) Salviamo il mondo dalla plastica: eliminare la plastica monouso, diminuire gli imballaggi in plastica, eliminare la microplastica da cosmetici e detergenti.
Cosa puoi fare tu: porta la tua sporta per fare la spesa, usa la borraccia per l’acqua, informati se i prodotti per il corpo e per la casa contengono microplastica. E basta poi smettiamola con le cannucce di plastica!
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