Erano le tre di notte quando, lo scorso 8 giugno, l’incendio è divampato. Il celleraio B 4 dell’archivio della Cineteca nazionale, in via Tuscolana a Roma, è andato in fiamme insieme alle centinaia di pellicole in nitrato conservate al suo interno. Ad oggi, ufficialmente, ancora non si sa cosa sia andato perduto. L’archivio cinematografico più importante d’Italia si è infatti da subito trincerato dietro a una cortina di silenzio, che per una volta ha messo d’accordo tutti, la «vecchia guardia» di dirigenti legati alla gestione Franceschini e il «nuovo corso» targato Sangiuliano. Tanto che dell’incendio non si è fatta menzione...