Non c’è una sola carta geografica del mondo. Ogni giorno, eventi più diversi – politici, climatici, economici o culturali – fanno esistere dei luoghi che poco prima ignoravamo o di cui conoscevamo appena il nome e che tutto ad un tratto diventano il punto di vista attraverso il quale pensiamo il nostro presente. Che cos’è un quotidiano se non una sorta di laboratorio permanente dove questa carta del mondo in continua evoluzione viene di volta in volta ridisegnata?
Se questa carta in movimento esiste, il cinema ne è per certo l’Atlante. Da un lato, con i film contribuisce a fare e disfare la nostra immagine del mondo. Dall’altro, con i suoi teatri di posa, il cinema è a sua volta un luogo fisico che a volte, come a Roma o a Hollywood, si costituisce in città del cinema.
In questo feuilleton d’agosto «Cinema con vista» vorremmo far visitare quattro città, viste attraverso il cinema che le ha rappresentate e attraverso il cinema che le ha abitate. Cominceremo con Odessa giovedì 4 agosto. E nei tre giovedì seguenti andremo ad Algeri, per spostarci poi nell’estremo oriente, a Seul e per finire a Taipei.